Caro amico, ti rispondo.

Carissimo G. M. , ti ringrazio per le belle parole che hai usato nello scrivermi in privato ma ritengo doveroso risponderti qui in maniera, diciamo, pubblica.
Innanzitutto il saper scrivere ed essere obiettivo su fatti quotidiani di attualità non la reputo una eccezionalità ma una cosa normale che abbiamo tutti in dote ma che molti non sanno sfruttare.
Basterebbe soltanto soffermarsi a pensare un pochino prima di scrivere, e tutto diventa spontaneo.
Ma veniamo al fulcro del discorso.
Come ben sai, giacché mi conosci, l’impegno sul lavoro non mi permette di elevarmi a tribuno, savonarolaggiando su questo o quell’argomento perché, proprio in virtù di quanto prima, non potrei seguire in maniera consona un eventuale dibattito che, sui social, diventa spontaneo.
Per scelta quindi, non mi incarico di determinati argomenti come, per esempio: criticare l’amministrazione comunale e l’opposizione politica perché nessun programma è stato approntato nell’eventualità che arrivino i soldi del Recovery Fund, disquisire sulla fallimentare gestione del piano vaccinale della regione Toscana, oppure entrare nella querelle tra Fedez e la RAI circa una legge (il ddl Zan) che mi lascia basito in quanto NoN dovrebbe esserci nessuna legge di tutela discriminatoria perché la discriminazione NoN dovrebbe esistere a priori! E infine ho volutamente scelto di non scrivere niente su quella povera ragazza di 22 anni, morta sul lavoro in maniera assurda mentre lavorava in una fabbrica qui nella zona. Una madre che mancherà a suo figlio, una figlia che mancherà ai suoi genitori. Una disgrazia che va a inserirsi nella già tragica situazione del rapporto dei giovani con il mondo del lavoro. Alla mia età siamo nel pieno della forza e dell’operatività, i vecchi si godono le pensioni e maledicono i loro acciacchi ma i giovani? I giovani sono il futuro.
E il futuro ieri si è fermato a 22 anni ucciso da un macchinario. Cos’altro aggiungere?
Capisci adesso caro amico, perché scrivo leggerezze e non profonde osservazioni? Perché tutto questo mi intristisce e mi lascia inane di fronte al fato, svuotandomi completamente.
Un grande abbraccio, amico mio.