Il futuro che non c’è

Imagoeconomica_1144552-kcSE-U1120818014407k7B-1024x576@LaStampa.it

Quel che rimane del PD renziano in questi giorni sta confrontandosi alla Leopolda di Firenze. Una manifestazione sottotono dove barbogi sacerdoti druidi si stringono in uno stonehengico cerchio intorno a colui che proprio qui, nei fasti dell’ascesa, si definì il rottamatore finendo per rottamare soltanto il suo stesso partito. Perché? Perché persone che reputo intelligenti, si spendono ancora dietro a colui che ha fatto precipitare il partito dal 40 all’attuale 16% ? Perché si continua con queste pagliacciate anziché aver convocato subito, immediatamente dopo il tracollo, un congresso nazionale anziché rimandarlo sine die? Niente di tutto questo! Si rimane in un unanimismo fasullo lasciando che l’ex segretario detti le linee strategiche peraltro già bocciate fin dai tempi del fallito referendum costituzionale. E si sta continuando una campagna di autolesionismo che ha poco o nulla di strategicamente politico per il futuro. Si continua con gli hashtag, con gli slogan, con gli amarcord, con le minacce di un nuovo fascismo dal color verde leghista.

Ma porcatroia, anziché comportarsi come grillini pre-vaffa perché non si sono seduti loro al tavolo con i 5stelle magari pretendendo Fico come presidente del consiglio e Di Maio presidente della Camera dove non avrebbe potuto nuocere? Ma porcatroia come si fa ad essere così politicamente miopi da non accorgersi che chiudere le porte ai 5Stelle sarebbe significato aprire il portone a Salvini? Invece no….stanno alla Leopolda, assisi tra i loro lacché, a lanciare strali contro i nuovi barbari e a terrorizzare gli italiani agita do lo spauracchio dello spread e del crescente debito pubblico. Ma porcatroia perché 5Stelle e Lega, partiti diversissimi tra loro, hanno sancito un “contratto di governo” mentre voi non ci siete riusciti? Certo sarebbe stato opportuno sacrificare il Jobs Act, rimareggiare la Buona Scuola, allargare gli ammortizzatori sociali, riconsiderare la Legge Fornero ma almeno così non si sarebbe smantellato del tutto il lavoro dei governi Renzi e Gentiloni lasciandole in balia delle due forze che vi si erano opposte più ferocemente. Forse non ci sarebbe stato il caso della nave Diciotti, Domenico Lucano sindaco di Riace sarebbe ancora al suo posto, non si sarebbe parlato di condoni fiscali, Moscovici se ne sarebbe rimasto tranquillo a Bruxelles, Berlusconi si sarebbe spento (politicamente) facendo il pensionato di lusso a Villa Certosa in Sardegna e soprattutto LA LEGA DI SALVINI NON SAREBBE SCHIZZATA AL 30% !!! Continua a leggere