Progadanda Belligerante

Quando ci sono i conflitti armati, viene naturale attingere alle informazioni dal mainstream di entrambe le parti oppure, da cronisti di testate terze che però saranno pur sempre schierate con uno o con l’altro. Ma quanta verità c’è da una parte e dall’altra? Per questo motivo è sempre opportuno verificare e approfondire, oltre che dai siti ufficiali, anche a blogger che pur con una propria opinione, osservano e scrivono in maniera diversa, più diretta e il più delle volte “live”
Ho trovato questa pagina che vi linko qui. Non è di semplice consultazione, ma proviamoci:

Attack On Europe: Documenting Equipment Losses During The 2022 Russian Invasion Of Ukraine – Oryx
https://www.oryxspioenkop.com/2022/02/attack-on-europe-documenting-equipment.html?m=1


Il criterio con cui è costruita la pagina è il seguente: si prelevano immagini e video di residuati da fonti OSInt Si cerca di identificare l’equipaggiamento rappresentato e la sua la nazionalità di appartenenza. Si prova poi a geolocalizzare il luogo dell’evento bellico che lo ha coinvolto. Ogni rilevazione è collegata a foto e, con grandissima pazienza, è possibile avere un quadro abbastanza significativo della situazione.Possibili obiezioni: è aggiornata? Sì, dai controlli che ho effettuato la pagina viene aggiornata in media una decina di volte al giorno? Come si fa a sapere che lo stesso mezzo non sia stato fotografato più volte da diverse angolazioni e quindi contato erroneamente come mezzi diversi? La chiave è la geolocalizzazione tramite la quale si può ridurre il tasso di multiplazione. Come si distingue un mezzo distrutto da uno abbandonato e come si fa a sapere che un mezzo è stato catturato o riconvertito dopo l’abbandono? Bella domanda. Ogni filmato, immagine contiene informazioni che, unite alla geolocalizzazione, un occhio esperto sa interpretare. Siamo comunque nel campo dell’approssimazione. Professionale, ma sempre approssimazione. Infine: è affidabile un’informazione di questo tipo? La mia risposta è: non posso giurarci, ma è sicuramente la migliore modalità di valutazione bellica disponibile al pubblico fino ad oggi e non ha precedenti nella storia. Fino al conflitto russo ucraino, le opinioni ce le siamo fatte leggendo corrispondenze di inviati, guardando servizi filmati-foto di reporter e acquisendo le veline governative degli stati coinvolti. Non ho esitazioni a dire che, per quanto parziale, incompleto, approssimativo e di forse parte, questo è il sistema più dettagliato per avere un’idea di quanto stia avvenendo sul campo. Diciamo che le stesse intelligence militari si avvalgono di raccolte di questo tipo, integrate, ovviamente, da rapporti che vengono dal fronte e che non sono disponibili al pubblico. Va anche considerato, che nelle fasi iniziali della campagna, i russi hanno usato malamente i canali di OSInt diffondendo meno immagini. Questo, però, può anche voler dire che nei primi giorni hanno subito le perdite più dolorose e avevano poco da condividere. Infine, chi c’è dietro questo sito? Risulta gestito da Stijn Mitzer che si definisce giornalista e blogger olandese. Quello che è certo è la raccolta e l’analisi di queste informazioni richiede tanto lavoro e coinvolgimento di personale formato. Non so fino a che punto i contributi del pubblico possano coprire le spese. Ognuno si faccia l’dea che crede.Bene, dopo questa lunga dissertazione necessaria per giustificare la valutazione che segue, facciamo qualche inferenza sui dati.

Ogni conflitto, si sa, ha la sua propaganda e chi segue dal di fuori deve giocoforza affidarsi a ciò che il mainstream decide di farci vedere e capire.

La prima è la colossale sproporzione tra russi e ucraini in termini di equipaggiamento reso variamente indisponibile. 4 carri russi per ogni carro ucraino, 3 veicoli corazzati russi per ogni veicolo ucraino, 25 elicotteri russi contro un solo elicottero ucraino, mentre i velivoli abbattuti hanno numerazione vicina. Non voglio continuare l’elenco delle disgrazie. Il link l’ho segnalato, ognuno può verificare, sebbene l’impressione che se ne ricava sia chiara.Ora una valutazione sull’obsolescenza dell’equipaggiamento, con particolare riferimento alla Russia. Ad occhio e croce, il 60 per cento del materiale impiegato è di produzione precedente al 1991. Ora, e questa è una questione risolvibile solo con informazioni di intelligence, le possibilità sono due:
a) la russia ha le rimesse piene di sistemi d’arma nuovi di zecca, ma non vuole farli uscire per paura che prendano polvere. b) la russia è caduta nel solito errore delle dittature populiste che cedono spesso al priapismo bellico e privilegiano, nella loro politica di pianificazione bellica, la quantità alla qualità.

L’opzione b) spiegherebbe anche perché, in quella che loro definiscono un’operazione speciale, siano stati impegnati tanti coscritti male equipaggiati invece che truppe professionali bene armate. Scelta obbligatoria per operazioni speciali rapide e letali. La percezione che in Ucraina si stia consumando una disfatta militare russa è netta. Va però considerato che, per quanto sia un fattore obsoleto di valutazione, il numero ha ancora la sua importanza. Se ti puoi permettere di perdere 4 carri per eliminarne uno nemico e lo puoi fare per il tempo sufficiente, alla fine vinci. E se non devi rendere conto a nessuno delle tue scelte sanguinarie, sarai comunque considerato un gran condottiero.

Lascia un commento